walser

La minoranza linguistica walser

Le colonie walser a sud del Monte Rosa sono state fondate tra il XII e il XIII secolo da gruppi di pastori di lingua tedesca originari dell’Alto Vallese che, forse spinti alla ricerca di nuovi terreni di pascolo, attraversarono i valichi del Monte Rosa per stabilirsi nelle terre più alte delle Valli Sesia, Anzasca, Ossola e Formazza. La comunità piemontese walser è presente in 12 Comuni, situati nelle Province di Vercelli e del Verbano Cusio Ossola.
Data l’antica origine germanica della lingua, al pari del dialetto vallese, i Walser del Piemonte sono fortemente legati a quelli presenti nella Svizzera tedesca ed intrattengono con essi stabili rapporti e scambi culturali.
La lingua walser, tramandata oralmente di generazione in generazione, è chiamata da coloro che la parlano Titsh/Tich, oppure, Titzschu/Tittschu, a seconda delle zone, termine che significa “tedesco”.
La "casa walser" è l’espressione più significativa di questa cultura, perché con le sue caratteristiche è la risposta dei walser a precisi bisogni economico produttivi, sociali e climatici. Infatti, questo tipo di architettura, unica nel suo genere, era stata ideata per raccogliere sotto lo stesso tetto uomini, animali, cucine e granai.