Poesia in lingua occitana di: Pietro Antonio Bruna Rosso (grafia normalizzata)
Elva - Valle Maira
Messa prima
l suono della campana di buonora
chiama per la messa prima.
Scende il sole indorando le cime.
Canta il gallo, senza orologio sa l’ora.
La mattinata piena d’aria fine,
dalle borgate sparpagliate
chi scende, chi sale,
uomini, donne e bambini
vengono con il sacco, paniere caricoMe
per fare la provvista
della settimana: tabacco, sale, fiammiferi.
Chi viene con l’asino imbastato,
pasta, zucchero, riso, meliga e vino
carica sull’asino la soma.
Donne velate dal tlant
e con scialli neri,
gli occhi bassi e preoccupati
dalla Chiesa escono le ultime
parlando della morte a mezza voce,
passando accanto al Cimitero
facendosi il segno della Croce
Messa prima
Lo sòn d’la clòca bonora
chama per la mesa prima.
Cala lo solelh endorand lhi brics.
Chanta lo jal, sensa mostra sa l’ora.
La matinat plena d’aria fina,
da las ruaas espanpalhaas
qui cala, qui monta,
omes, fremas e mainaas
venon abo sacs, cofin charjat
per far la provision
d’la semana: tabac, sal, briquets.
Qui ven abo l’ase embastat,
pasta, sucre, ris, mèlia e vin
charja sus l’ase la somaa.
Fremas velaas dal tlant
e de sharpas nieras,
lhi uelhs bas e sagrinats
d’la Gleisa sòrton las darieras
parlant d’la Mort a mesa votz,
Pasant da cant al Cementieri
en fasent lo senh d’la Crotz.